Si accendono gli animi della politica attorno alle elezioni amministrative di Bari. Sulla scia delle inchieste giudiziarie in corso – ben tre al momento – che hanno coinvolto esponenti politici di spicco del territorio, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha chiesto al PD Puglia di prendere una ferma posizione allontanando dal partito i membri che sono imputati in inchieste giudiziarie. Nel frattempo ha fatto rumore anche la scelta del consigliere regionale Giuseppe Tupputi di rassegnare le dimissioni da capogruppo di CON, movimento a sostegno della maggioranza Emiliano: «In questo momento politico – ha sottolineato Tupputi in una nota ufficiale – è fondamentale fermarsi per fare delle riflessioni nell’interesse di tutti. Ritengo questo passo indietro necessario per affrontare nel modo migliore le sfide che attendono il futuro della nostra Regione. Mi auguro che la mia decisione – ha proseguito il consigliere – possa servire da esempio e si proceda con l’azzeramento di tutti i ruoli di vertice all’interno della Regione Puglia». I componenti del gruppo CON, al momento, hanno respinto le dimissioni convinti di «poter dipanare ogni divergenza», anche se la decisione presa da Tupputi pare ferma e non controvertibile. Sullo sfondo resta la rottura nel centrosinistra tra PD e M5S, una divisione ancor più rimarcata dopo la conferenza stampa odierna del presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte che ha annunciato la rinuncia di tutte le deleghe in Giunta dei pentastellati. Conte, inoltre, ha ribadito il pieno sostegno a Michele Laforgia in qualità di candidato sindaco di Bari. Secondo l’ex premier, Laforgia è l’unica figura che in questo momento può «realizzare il processo di cambiamento di cui ha bisogno» il capoluogo pugliese. Dall’altra parte il PD resta su Vito Leccese. Infine si attende solo l’ufficialità dal centrodestra sulla scelta di Fabio Romito, consigliere regionale della Lega, nella corsa a candidato sindaco di Bari.