Una giornata importante all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari che ha inaugurato una nuova tac e i nuovi ambulatori di oncologia medica. Il nuovo apparecchio, che sostituisce un apparecchio in uso dal 2010, è un tomografo computerizzato a 128 strati e consente di usare più basse dosi di radiazioni, garantendo immagini diagnostiche sempre più dettagliate. L’oncologico barese ha provveduto ad un progressivo ammodernamento del parco macchine per la diagnostica. Nello specifico con tre linee di fondi PON-FESR, del valore di 7 milioni, sono stati acquistati oltre 100 tipologie di attrezzature: dalle dotazioni da laboratorio, alle forniture per il potenziamento degli ambulatori, dalla creazione di un nuovo intero reparto per la somministrazione dei chemioterapici, all’ambizioso e innovativo progetto di digitalizzazione della attività di Anatomia patologica. Con i fondi PNRR, circa 5 milioni e 200mila euro, sono state acquistate, invece, le grandi apparecchiature in sostituzione delle attuali: un acceleratore lineare, una risonanza magnetica ad alto campo 1.5 Tesla, un telecomandato digitale, un tomografo computerizzato 128 strati ad altissima definizione per la diagnostica, un tomografo computerizzato 128 strati simulatore per la radioterapia, che offre immagini molto dettagliate dei volumi del paziente da irradiare per ottimizzare le terapie, due mammografie con sistema per esecuzione biopsie, un ecografo per applicazione cardiovascolare e un ecografo per la radiologia interventistica. Altro taglio del nastro per i nuovi ambulatori di oncologia medica che si sviluppano su una superficie di circa 1000 metri quadri al secondo piano nella cosiddetta palazzina uffici dell’Istituto Tumori di Bari. L’intero piano, che fino a poco più di un anno fa ospitava gli uffici della direzione strategica, accoglie adesso 6 sale per le infusioni chemioterapiche, per un totale di 25 poltrone di infusione, 12 ambulatori per le visite e i consulti, un’ampia sala d’attesa con sistema centralizzato per l’accettazione. Nelle sale di infusione chemioterapica sono stati allestiti dei controsoffitti retrolluminati a tema floreale mentre nella sala d’attesa una gigantografia del lungomare di Bari, per rendere gli ambienti il più possibile confortevoli e umani.