L’ex direttore dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti, Gianfranco Grandaliano, è stato condannato con rito abbreviato ad un anno di reclusione per corruzione impropria. Secondo la tesi accusatoria, il manager si sarebbe fatto pagare la festa di compleanno per i suoi 50 anni dall’imprenditore Rocco Lombardi al quale, pochi giorni dopo, sarebbero stati affidati dei lavori. La pm Chiara Giordano aveva chiesto 4 anni ed 8 mesi. Ma il gup del Tribunale di Bari, Francesco Rinaldi, ha riqualificato l’accusa nei suoi confronti da corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio alla meno grave corruzione impropria. Secondo il giudice, dunque, l’imprenditore Lombardi non sarebbe stato favorito nell’ottenimento di un finanziamento di 21mila euro per lavori di pulizia sulle strade di Cellamare perché la sua società, la Ercav srl, ne avrebbe avuto legittimo diritto. Ma il pagamento di 2700 euro per la cena di compleanno di Grandaliano è stato comunque ritenuto un atto corruttivo. L’ex direttore dell’Ager ha sempre dichiarato di essere estraneo ai fatti contestati, ignaro che la cena dei suoi 50 anni organizzata dalla moglie al Wonder Beach Club di Mola fosse stata pagata dall’amico ed imprenditore Rocco Lombardi. La difesa, che aveva chiesto l’assoluzione piena, ora attenderà le motivazioni della sentenza per presentare appello. A seguito della condanna il gup ha disposto nei confronti di Grandaliano la confisca dei 2700 euro e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.