In linea con il trend regionale, nel weekend di Capodanno anche la città di Bari ha registrato un notevole afflusso di pubblico nei musei e nei contenitori culturali pubblici, come dimostrano gli accessi nelle giornate del 30, 31 dicembre e del 1° gennaio.

Sono stati 1.500 gli ingressi al Castello Svevo dove è allestita la mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta”, 1.500 quelli al teatro Margherita per l’esposizione “Real Bodies”, 2.390 i visitatori della mostra “I Love Lego” a Spazio Murat, 500 gli accessi alla pinacoteca Corrado Giaquinto (chiuso il 1° gennaio) per la mostra “Alfredo Bortoluzzi dal Bauhaus alla Puglia. Opere su carta della Fondazione (1924-1995)” in programma fino al prossimo 28 gennaio, 400 le persone che hanno scelto di visitare il museo archeologico di Santa Scolastica (chiuso il 1° gennaio) che fino al 15 febbraio ospita la mostra site specific “Oblique Magie del Tempo” e 150 i visitatori del Museo Civico (chiuso il 1° gennaio) che propone la mostra fotografica di Nico Angiulli “Antologia del Caos”.

«La grande frequentazione dei luoghi della cultura aperti a Bari nell’ultimo fine settimana dell’anno appena concluso – osserva l’assessora alle Culture Ines Pierucci – conferma che la cultura rappresenta un driver sempre più attrattivo per la nostra città che, se da un lato viene scelta dai tanti turisti in gita anche per ragioni legate all’offerta culturale, dall’altro propone occasioni di fruizione in grado di accrescere la consapevolezza e la curiosità dei cittadini».