Un market della droga all’interno di un edificio popolare, dove reperire sostanze stupefacenti ad ogni ora, con una rete di pusher ben radicata in paese in grado di raggiungere gli acquirenti anche in bici. Sono scattati 6 arresti a Locorotondo nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri di Monopoli denominata “Coffe Shop”. Accertati oltre 100 episodi di spaccio e sequestrati 21 grammi di eroina, e 14 di hashish. La misura cautelare è stata disposta nei confronti di due donne, entrambe di 34 anni, e quattro uomini di 54, 41, 46 e 39 anni. Per loro l’accusa è di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Un’indagine meticolosa quella dei Carabinieri che hanno ricostruito tutta l’organizzazione attorno a quell’appartamento in cui vivevano alcuni degli indagati. Sospetti nati dal costante via vai di soggetti noti in quanto assuntori di eroina, spesso di giovane età. Gli acquirenti si recavano presso la struttura anche negli orari in cui era in vigore il coprifuoco, e quando veniva segnalata la presenza di forze dell’ordine, gli arrestati provvedevano a consegnare su appuntamento le dosi di cocaina ed eroina tramite dei corrieri in bicicletta. La droga veniva nascosta in cavità orali o sotto la mascherina. La rete dei pusher era consolidata anche grazie ad alcuni rapporti di parentela. Accertata anche la condotta violenta del gruppo criminale che spesso minacciava i propri clienti in caso di insolvenze, sino ad arrivare a veri e propri pestaggi. Se qualcuno non poteva pagare, chiedevano di far prostituire i famigliari per ricavare dei soldi. Violenza verificata dagli stessi carabinieri che avevano già avuto una colluttazione in passato con gli indagati, con calci e pugni nei confronti dei militari, e tre di loro rimasero anche feriti.

Per soddisfare la domanda di droga venivano organizzate trasferte a Taranto per reperire eroina e cocaina a sufficienza e poi rivenderla a Locorotondo al costo di euro 100 al grammo. Anche per questo motivo in paese erano divenuti un punto di riferimento per i tossicodipendenti.