Nella settimana in corso, nell’ambito del dispositivo di controllo e monitoraggio pianificato dal Questore di Bari Giuseppe Bisogno per il contrasto alle attività criminali sul territorio di Bari, gli uomini della Sezione Criminalità Organizzata e dei Falchi della Squadra Mobile hanno effettuato perquisizioni a tappeto in vari quartieri cittadini.

In particolare, nel pomeriggio del 12 maggio, gli equipaggi della Sezione Falchi della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione di Massimo NAVARRA, quarantenne pregiudicato barese, nel cuore del quartiere Carrassi. Tra gli indumenti dell’uomo poggiati alla rinfusa su una sedia della camera da letto gli Agenti hanno rinvenuto numerosi foglietti con sopra appuntati nomi e cifre rispetto ai quali l’uomo non ha saputo fornire alcuna spiegazione.

I poliziotti, insospettiti, hanno approfondito la perquisizione rinvenendo numerose dosi di Cocaina e materiale per la pesatura, il taglio ed il confezionamento. Nel corso della medesima serata nel quartiere Libertà, un giovane, alla vista di un equipaggio di poliziotti in borghese, ha tentato di defilarsi disfacendosi di un panetto di sostanza stupefacente del tipo Hashish, ancora integro e confezionato, con sopra apposta l’etichetta “Lemon Haze” (letteralmente, “confusione al limone”). L’uomo, identificato per il ventiduenne pregiudicato barese Rocco DE GIFICO, è stato bloccato e condotto presso la propria abitazione dove gli agenti hanno effettuato un’attenta perquisizione domiciliare; rinvenuto, oltre al materiale per il confezionamento dello stupefacente, anche un micro-cellullare facilmente occultabile, probabilmente utilizzato negli ambienti criminali per gestire gli affari illeciti. NAVARRA e DE GIFICO, già noti alle Forze dell’Ordine, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

I controlli sono proseguiti il giorno successivo nel quartiere Madonnella; gli equipaggi della Sezione Falchi hanno battuto a tappeto l’area prospiciente il lungomare, rinvenendo numerose dosi di Marijuana già confezionate e pronte allo spaccio, occultate all’interno di un ciclomotore abbandonato sul marciapiede, e una pistola calibro 7.65 di fabbricazione italiana con caricatore rifornito di 6 munizioni di pari calibro, pronta a fare fuoco. Il materiale è stato sottoposto a sequestro e sono state avviate indagini balistiche al fine di risalire all’origine dell’arma.