Nuovo capitolo di cronaca per la Banca Popolare di Bari. Su disposizione della magistratura barese sono stati posti sotto sequestro beni per circa 16 milioni di euro nei confronti di Gianluca Jacobini, ex co-direttore della Banca popolare barese, Giuseppe Marella e Nicola Loperfido, responsabili dell’Internal Audit e della Direzione Business dell’istituto, commissariato nel dicembre 2019 da Bankitalia. Tutti sono accusati di ostacolo alla vigilanza, Jacobini anche di false comunicazioni sociali. Banca Popolare di Bari è indagata per la responsabilità amministrativa dell’ente.

Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura, gli indagati avrebbero concesso finanziamenti ad alcuni clienti, prevalentemente grandi gruppi imprenditoriali, “direttamente o indirettamente utilizzati per l’acquisto di azioni proprie, complessivamente incidenti sui fondi propri della banca per 48,9 milioni di euro in negativo”. Tutto sarebbe stato nascosto a Bankitalia, comunicando per il quarto trimestre 2015 un ammontare dei fondi della Popolare di Bari “non corrispondente al vero”, e “sovrastimato”, con l’obiettivo di far figurare un aumento patrimoniale.

Per nascondere queste operazioni denominate “baciate”, i vertici indagati dell’istituto avrebbero assunto comportamenti ostruzionistici, occultando agli ispettori di Bankitalia fascicoli di clienti e sottraendo informazioni utili alle verifiche.