Nella mattinata del 30 dicembre scorso, a Bari, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza di reato, De Giglio Roberto, cl.79, con precedenti di polizia anche specifici, ritenuto responsabile di rapina aggravata continuata e di tentata rapina.

L’uomo, dopo essersi introdotto in un cortile condominiale al quartiere Japigia, armato di coltello e travisato da passamontagna, ha rapinato un’autovettura Fiat Punto minacciando la proprietaria con l’arma in suo possesso e, successivamente, ha utilizzato il veicolo per perpetrare ulteriori rapine nei quartieri Carrassi e Japigia.

In particolare, tra le ore 9.00 e le ore 10.30, sono state segnalate rapine presso una rivendita di tabacchi al quartiere Carrassi, non consumata poiché la reazione inaspettata del titolare della tabaccheria ha messo in fuga il malvivente, una rapina, consumata nel quartiere Japigia, ai danni di una anziana signora cui è stata sottratta una borsa a tracolla, ed altre due rapine ai danni di esercizi commerciali, sempre al quartiere Japigia; la prima presso una lavanderia a cui è stato sottratto l’incasso e la seconda presso un distributore di carburanti, colpo quest’ultimo che è fallito perché l’addetto ai rifornimenti è riuscito a scappare ed a rifugiarsi all’interno di un bar.

Gli equipaggi motomontati della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso, prontamente giunti nelle zone ove si erano consumati i reati, hanno intercettato la vettura utilizzata dall’arrestato e, dopo un inseguimento, hanno bloccato il malvivente in via Archimede.

La perquisizione personale, estesa al veicolo, ha consentito di rinvenire e sequestrare il coltello utilizzato per minacciare le vittime ed uno scaldacollo con due fori praticati all’altezza degli occhi; in uno zaino in tela è stata rinvenuta la somma di euro 195.77, risultata poi essere la somma rapinata all’interno della lavanderia, e la borsa, con all’interno effetti personali e documenti identificativi, sottratta all’anziana signora rapinata al quartiere Japigia.

Dopo gli accertamenti di rito, l’uomo è stato associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.