Rompe il silenzio l’europarlamentare Antonio Decaro e torna a parlare della sua candidatura alla presidenza della Regione Puglia. Perché sì, su questo tema ha continuato a driblare le domande per tutta l’estate che ha invece ampiamente dedicato a parlare del suo libro dal titolo “Vicino. Fare politica insieme alle persone” e sabato 30 agosto lo presenterà anche ad Andria.
Il contenuto del post sulla sua candidatura alla presidenza della Regione conferma tutte le voci registrate in questi mesi sulla contesa che l’ex sindaco di Bari ha intrapreso con due ex presidenti: Nichi Vendola, a cui è stata chiesta la disponibilità a candidarsi da Alleanza Verdi Sinistra, e Michele Emiliano che ha più volte confermato di voler restare in Via Gentile a Bari anche se con un altro ruolo.
Rompe il silenzio Decaro perché, scrive, la gente gli chiede di continuo “Antonio che fai?”. Ed in effetti, anche se il centrosinistra pugliese può contare sul fatto che al momento gli avversari del centrodestra sembrano in pieno sonno, i tempi dovrebbero essere maturi per sciogliere ogni riserva: la premessa di Decaro è, ca va sans dire, “a Vendola e Emiliano mi lega amicizia. Non è una questione personale”. Dice di non rinnegare la storia comune con i due ex presidenti. Poi però, nel mezzo del suo post, ci mette il carico da cento: “Non voglio essere ostaggio di chi mi ha preceduto” e, soprattutto, parla di necessità di rinnovamento di fatto bocciando le gestioni precedenti.
“Se non ci saranno le condizioni per tornare in Puglia, continuerò a lavorare in Europa, per la mia terra, sostenendo lealmente il candidato progressista alla guida della Regione.” conclude Decaro il suo messaggio social che ha tutti i crismi di un ultimatum.























