Un finanziamento di circa 370mila euro per il 2023 da destinare ai pugliesi per la riabilitazione termale, ma che la Regione Puglia non ha ancora normato, di fatto bloccando quei soldi che spetterebbero ai cittadini affetti da gravi patologie invalidanti. Sono queste le motivazioni che hanno portato il consigliere regionale del Gruppo Misto e presidente della seconda Commissione consiliare, Antonio Tutolo, a incatenarsi davanti alla sede della Regione per sollecitare gli uffici preposti sulla questione dei finanziamenti alle Terme di Castelnuovo della Daunia, in provincia di Foggia.

L’assessore alla Sanità, Rocco Palese, in relazione alle proteste attuate dal consigliere regionale Tutolo in materia di riabilitazione termale, conferma che “una nota di chiarimento è stata già inviata dal Dipartimento Politiche della Salute all’amministratore unico delle Terme di Castelnuovo della Daunia”. “E’ infatti in fase di predisposizione – spiega Palese – il provvedimento di Giunta per l’approvazione degli schemi di contratto da sottoscriversi tra le Asl e i legali rappresentanti delle terme pugliesi, per quanto attiene le prestazioni da erogare con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento, che conterrà anche le modalità di erogazione delle prestazioni a carico Inail, sarà approvato entro settembre. Pertanto i contributi regionali alle terme, che vanno inquadrati nei regimi di Lea per le regioni in piano operativo, conclude l’assessore alla Sanità, saranno erogati a stretto giro una volta approvata la relativa delibera di giunta”. Questa risposta però non basta al consigliere Tutolo.