Animali tenuti in condizioni orripilanti, sudici e colmi di letame, fatti vivere tra liquami e rifiuti. Sono scattati i sigilli per un’azienda zootecnica che operava nelle campagne di Ruvo di Puglia. Il sequestro è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Bari, su ordine della Procura di Trani.

Il provvedimento fa seguito ad una attività di indagine, dalla quale sono emerse numerose violazioni da parte dell’azienda, relative alla normativa in materia di benessere degli animali, ambientale, igienico-sanitaria ed edilizia. A seguito delle perquisizioni effettuate in collaborazione con i Carabinieri dei Nas ed i veterinari di Asl e Arpa Puglia, le condizioni della struttura sono risultate critiche sotto il profilo igienico-sanitario in tutto il complesso aziendale. In particolare nei locali destinati alla custodia degli animali, dove sono stati trovati cumuli di liquami e di rifiuti zootecnici.

È stata inoltre riscontrata la presenza di opere edilizie abusive, con parti in amianto, e sono state accertate violazioni relative alla sicurezza alimentare e in materia veterinaria.

A seguito di tali controlli, si è proceduto al sequestro dell’intero complesso aziendale, per una estensione di circa 15.000 metri quadri e di tutti gli animali presenti, in totale 64 bovini, 78 suini, 11 bufali, 27 caprini, 5 equini e 6 vitelli. Il titolare dell’attività è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.