La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il progettista e il direttore dei lavori della nuova sede del consiglio regionale, accusati di truffa aggravata e falso ideologico in relazione all’acquisto di 1700 plafoniere pagate 637 euro ciascuna. Costi gonfiati in maniera fraudolenta, secondo la pm Savina Toscani, che ha chiesto il processo per Domingo Sylos Labini, 77 anni, ingegnere di Bitonto, e Luigi Mirizzi, 76 anni, architetto di Conversano. Che secondo l’accusa avrebbero tratto vantaggio dalla lievitazione dei costi in considerazione del fatto che la loro retribuzione veniva calcolata in percentuale all’ammontare complessivo delle spese sostenute. Per la Procura di Bari, i progettisti avrebbero determinato il prezzo finale di 637 euro non tenendo conto dei prezzi di mercato correnti e prevedendo spese aggiuntive non dovute o sovrastimate. La retromarcia dei direttori dei lavori, che ricalcolarono il prezzo e alla fine decisero per l’installazione di plafoniere equivalenti ma dal costo decisamente inferiore, non fermarono le indagini avviate dalla Finanza a seguito di un esposto del Movimento 5 Stelle. Il costo complessivo delle lampade passò da 657mila a 524mila euro. Ma per la Procura i reati di truffa e falso si sarebbero consumati prima del ricalcolo, dal momento che la Regione aveva emesso le determine di pagamento in favore della ditta esecutrice dei lavori della nuova sede del consiglio. La Regione Puglia sarà parte civile nell’udienza preliminare a carico dei due progettisti che comincerà il 13 gennaio davanti alla giudice Ilaria Casu.