Questo pomeriggio il Consiglio comunale ha discusso e approvato il Piano sociale di zona
per l’Ambito di Bari, predisposto dall’assessorato al Welfare, che descrive la strategia e la
programmazione tecnica e amministrativa su tutti gli interventi sociali e socio-sanitari che
verranno realizzati fino al 2024.

Il documento, di circa 500 pagine, riporta la descrizione complessiva delle azioni previste
(specificate nelle relative schede servizio) per i prossimi due anni, complete di fondi di
finanziamento, modalità di gestione e affidamento delle prestazioni oltre che di dettagliate
schede contabili con tutte le voci di impegno e costo.

Si tratta di un documento tecnico-strategico, amministrativo e contabile, costituito da sette
macroaree progettuali, alcune specifiche e altre trasversali – Accesso, valutazione e
progettazione, Misure per il sostegno e l’inclusione sociale, Assistenza domiciliare, Centri
servizi diurni e semi-residenziali, Strutture comunitarie e residenziali, Altri servizi
innovativi e ulteriori obiettivi regionali, Ufficio di piano -, ciascuna delle quali contiene la
descrizione del percorso di co-programmazione (corredato da tutti verbali e allegati e
documenti amministrativi), le schede progetto e intervento (con indicazioni di obiettivo di
ambito, impegno economico, equipe, modalità di affidamento e fonti di finanziamento) e le
schede contabili, descrittive e analitiche (con specifica dei fondi impegnati, programmati, o
liquidati con fonti di finanziamento comunali, regionali, ministeriali, Pnrr o
compartecipazione sanitaria, spesso a cavallo tra servizi).

Le progettualità contenute nel documento – approvato anche dal coordinamento istituzionale composto da Asl, Città metropolitana, sindacati e consorzi – derivano da un corposo e articolato lavoro di programmazione partecipata realizzato con il contributo di oltre 200 realtà pubbliche e private (associazioni, sindacati, Asl, enti del terzo settore, consultori, Prefettura, parrocchie, ecc.) che, invitate dall’amministrazione tramite avviso pubblico, hanno lavorato su 5 distinti tavoli tematici individuati dalle procedure regionali per ogni ambito.

In continuità con i numerosi interventi avviati negli anni scorsi, tra cui i programmi di
assistenza domiciliare e residenziale per persone con disabilità e anziani non autosufficienti,
il nuovo Piano Sociale di Zona prevede sia azioni di consolidamento sia nuovi servizi di
contrasto all’emergenza abitativa che, ai condomini sociali e case di comunità già attivi sul
territorio, ad esempio, aggiungono le esperienze di co-housing per persone senza dimora e
migranti come pure i progetti del dopo di noi per adulti con disabilità privi di una rete
familiare di riferimento. Il documento prevede, inoltre, azioni di sostegno e
accompagnamento al disagio adolescenziale, di contrasto alle forme di bullismo e cyberbullismo e il potenziamento di progetti per l’invecchiamento attivo e il contrasto alle
violenze di genere e alle discriminazioni.

«È una giornata importante in quanto abbiamo approvato in Consiglio comunale il
documento strategico e programmatico di tutti gli interventi sociali e socio-sanitari che
andremo a realizzare nel prossimo biennio – commenta l’assessora Francesca Bottalico – .
Si tratta del più complesso piano mai approvato prima in città per le politiche sociali, con
oltre 170 milioni di euro di interventi che, anche grazie al lavoro realizzato e all’approvazione odierna, riceverà un’ulteriore premialità dalla Regione Puglia. Un lavoro
corposo di elaborazione tecnico- amministrativa e di co-programnazione con oltre 200 realtà sociali, culturali, sanitarie, sindacali, formative pubbliche e private, che in questi mesi hanno lavorato con noi mediante l’organizzazione di tavoli di lavoro tematici, mai così
partecipati e propositivi. Tutte le proposte emerse dai territori sono state inserite nel piano,
insieme alle progettualità del welfare già finanziate dal Pnrr e avviate. Un piano che prevede un forte impegno di spesa finalizzato a mantenere e migliorare quanto già esiste, a
potenziare azioni in base ai bisogni rilevati, a portare a termine tutte le progettualità Pnrr e a strutturare nuovi percorsi rivolti all’autonomia abitativa e lavorativa, al co-housing, al dopo di noi, ai servizi socio-sanitari di prossimità e al contrasto alle discriminazioni e alla
violenza.

Desidero ringraziare tutti coloro i quali hanno reso possibile questo risultato – dagli uffici
della ripartizione al parternariato sociale, dal Consiglio comunale alle Commissioni
consiliari fino ai Municipi, che hanno partecipato con interesse ed entusiasmo alla
programmazione delle politiche sociali».