12,1 miliardi di perdita di potere d’acquisto, pari a circa 470€ in meno a famiglia in soli sei mesi. È questo il drammatico bilancio stimato da Confesercenti e dovuto, in massima parte, agli aumenti registrati per il prezzo dell’energia in estate, che si stanno naturalmente scaricando sulle bollette autunnali. A questo dato, si va ad aggiungere un innalzamento del tasso d’inflazione, ora al 9,1%, in aumento di più di mezzo punto rispetto al periodo estivo e intorno al 3% in più a confronto con la primavera. Per far fronte a tali aumenti, le famiglie italiane hanno già abbondantemente attinto dai propri risparmi, vista anche la flessione del tasso di occupazione, in calo di 110mila unità rispetto al periodo primaverile. La perdita del potere d’acquisto, che porterà un calo dei consumi di oltre 3 miliardi, unitamente al boom dei costi fissi per le imprese, rischia di portare un Natale commercialmente sovrapponibile al 2020, anno della pandemia. Indispensabile, dunque, attutire la crisi, traendo risorse dall’extragettito incamerato dallo stato e che, suggerisce Confesercenti, andrebbe restituito a famiglie e imprese sotto forma di sostegni.