E’ partita dalla denuncia di estorsione presentata, a gennaio 2021, dal titolare di un’agenzia di scommesse del centro cittadino di Bari, terrorizzato dalle richieste asfissianti di denaro, l’inchiesta che ha portato oggi i carabinieri del Comando Provinciale, supportati dal personale del 6° Nucleo Elicotteri e del Nucleo Cinofili di Modugno, a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, nei confronti di 6 persone, con precedenti penali, ritenuti dagli inquirenti appartenenti al clan Strisciuglio e indagate, a vario titolo, per ‘estorsione continuata in concorso’ con l’aggravante del metodo mafioso. Secondo gli investigatori si erano spinti a chiedere soldi anche a casa della vittima, destabilizzando l’ambiente familiare.

A seguito della denuncia, le indagini sono state affidate ai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di BARI San Paolo, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di BARI. Il titolare dell’attività aveva subito una duplice richiesta estorsiva rivolta da personaggi appartenenti, riferiscono gli investigatori, al gruppo di ‘San Pio – Enziteto’ frazione del clan ”Strisciuglio”. La prima, pari a 30.000 euro, era stata fatta a fronte di un iniziale prestito di 15.000 euro, volto a saldare i debiti maturati dalla vittima per la gestione di una agenzia di scommesse, poi cessata. Nonostante l’avvenuto saldo del debito, alla vittima sarebbe stato ordinato di proseguire nel pagamento di 500 euro mensili, al fine di alimentare la cassa dell’associazione criminale e finanziarne le attività illecite sul territorio. E’ stato anche accertato dai carabinieri, in un’occasione, che era stato chiesto il pagamento di 1.500 euro, al fine di sostenere le spese per la cresima della figlia di uno degli arrestati.

Gli indagati

–        CATACCHIO Vito Antonio, 37enne, detto “Carota” o “U russ” già detenuto;

–        CATACCHIO Oronzo, 45enne, inteso “Renzo” o “Enzo”

–        SEBASTIANO Luca Antonio, 42enne, detto “Patana”;

–        PESCE Lorenzo, 30enne;

–        MAGRINI Leonardo, 46enne, inteso “Dino”;

–        PROFETA Cosimo, 34enne.