Maxioperazione anti-pedopornografia in tutta Italia, con l’impiego di oltre 300 uomini della polizia Postale che hanno eseguito perquisizioni e arresti, in 53 province e 18 regioni. Gli agenti, che hanno lavorato per diversi mesi sotto copertura su Telegram e WhatsApp, hanno smantellato 16 associazioni criminali ed identificato oltre 140 gruppi pedopornografici e arrestato 15 persone in flagranza.

Sono state 432 le persone coinvolte in tutto il mondo: 81 sono italiani, 4 sono pugliesi originari di Bari e Taranto. Due italiani promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l’attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo. Quella della Postale di oggi è la più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.

Coinvolti affermati professionisti, operai, studenti, consulenti universitari, pensionati, impiegati privati e pubblici, tra cui un vigile urbano. Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori della Postale, sono stati individuati 432 utenti attivi su gruppi e canali Telegram e WhatsApp finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori, a volte anche neonati. Sedici erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. In ogni “stanza” c’erano regole ben precise per limitare dal massimo l’esposizione e il possibile tracciamento da parte delle forze dell’ordine. Appena c’era il sentore di un pericolo, l’utente veniva espulso dal gruppo.

Un sistema che negli ultimi mesi anche a causa dell’emergenza sanitaria e dei conseguenti lockdown ha coinvolto diversi bambini che si ritrovano davanti ai pc ed erano quindi molto più indifesi e più facilmente vittime di adescamenti.