Continua l’opera di potenziamento della rete sanitaria pugliese per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Dopo la riconversione dell’ospedale “Vittorio Emanuele II“ di Bisceglie tornato ad essere Covid Hospital, come durante la prima ondata della pandemia, e l’attivazione di altri 200 posti letto dedicati ai malati di Coronavirus, tra gli ospedali di Acquaviva delle Fonti e San Giovanni Rotondo, tocca al Policlinico di Bari, che ha già ampliato la sua capienza in vista della crescita dei contagi.

Oltre un terzo degli oltre 400 pazienti Covid ricoverati nella Regione si trova nel nosocomio barese, dove restano liberi, al momento, 17 posti di Terapia Intensiva dei 35 allestiti complessivamente.

I posti ancora a disposizione sono stati allestiti nella palazzina Brienza e saranno aperti in maniera modulare – fanno sapere dalla direzione del Policlinico – in base all’arrivo dei pazienti, così come previsto dal piano per l’emergenza elaborato la scorsa estate. Si tratta di posti letto pronti ad essere utilizzati ed immediatamente disponibili.

La riorganizzazione dell’ospedale per la seconda ondata pandemica è stata approvata e deliberata dalla Regione nel mese di giugno. Nel piano ospedaliero è stato chiesto al Policlinico di mantenere 84 posti letto di medicina Covid e 34 di Rianimazione Covid.

Oggi i posti letto per malati di Coronavirus attivi nella struttura sanitaria barese sono in tutto 139, superando quindi di gran lunga la capienza prevista dalla delibera di giunta di inizio estate.

In una nota, il governatore Michele Emiliano ha precisato che “è stata rafforzata tutta la rete ospedaliera pugliese che, diversamente della fase 1,  sta funzionando a regime gestendo contemporaneamente anche tutti i pazienti non Covid, ai quali viene regolarmente assicurato il diritto alla salute, a differenza di quanto accaduto durante il lockdown.

Si tratta di uno sforzo enorme – ha commentato Emiliano – che stiamo affrontando per la prima volta. Così come nuova è l’esperienza di tentare di far abbassare la curva dei contagi tenendo tutta la società aperta e in funzione”.