La Polizia di Stato ha eseguito nei giorni scorsi un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di due tunisini di 35 e 42 anni, di tre marocchini di 39, 20 e 29 anni, di un pakistano di 24 anni e di un egiziano di 33. Tutti sono ritenuti responsabili del delitto di devastazione in concorso per aver danneggiato il Centro Permanenza per i Rimpatri di Bari il 27 aprile scorso.

I fatti riguardano la rivolta avvenuta la sera del 27 aprile scorso, e nella nottata successiva, quando un gruppo di ospiti del Centro Permanenza salì sopra i tetti della struttura e distrusse materassi e lenzuola, appiccando il fuoco e causando il danneggiamento di tre moduli abitativi, mettendo a repentaglio anche l’incolumità di altri extracomunitari presenti.

Le indagini sono proseguite grazie anche ai filmati delle telecamere di videosorveglianza all’interno del centro e di alcune testimonianze: sono perciò ritenuti responsabili 11 extracomunitari di varie etnie, prevalentemente nordafricane. Dei 7 cittadini fermati, tre sono stati rintracciati ancora nel Centro Permanenza di Bari, e quattro catturati a Milano, Udine, La Spezia e Taranto. Gli altri quattro sono ancora ricercati.