Giuseppe Sciannimanico, l'agente immobiliare di Bari ucciso in un agguato (foto da profilo Facebook - 27 ottobre 2015)

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna alla pena di 30 anni di reclusione per il pregiudicato barese 54enne Luigi Di Gioia, accusato dell’omicidio premeditato del 28enne Giuseppe Sciannimanico, l’agente immobiliare ucciso a Bari il 26 ottobre 2015.

Confermato anche il risarcimento danni alle parti civili, i genitori, il fratello e la fidanzata della vittima. Diventa così definitiva la sentenza di condanna nei confronti di uno dei due uomini individuati dalla Procura come responsabili della morte del giovane imprenditore barese. Di Gioia, esecutore materiale del delitto, aveva scelto di essere processato con il rito abbreviato, mentre pende ancora dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Bari il processo di secondo grado nei confronti dell’ex collega di Sciannimanico, il 50enne Roberto Perilli, ritenuto il mandante dell’omicidio e già condannato in primo grado all’ergastolo. Di Gioia e Perilli sono in carcere dal novembre 2015.