Tangenti per aggiustare le sentenze delle Commissioni Tributarie Regionale e provinciale di Foggia dove la Guardia di Finanza ha eseguito 13 ordinanze di misure cautelari: 10 persone hanno ottenuto gli arresti domiciliari e 3 il divieto di esercitare la professione di commercialista per 12 mesi. Nell’inchiesta sono stati coinvolti 4 giudici tributari, 2 dipendenti delle Commissioni tribuarie, 4 commercialisti difensori nelle commissioni tributarie e 3 commercialisti.

Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, falso e truffa in concorso. Stando ai primi accertamenti le tangenti pagate in tutto ammonterebbero a 60mila euro. Secondo la tesi dell’accusa alcuni funzionari amministrativi in cambio di denaro o altre utilità pilotavano le cause sui giudici compiacenti o svogliati. Alcuni giudici avrebbero emesso decisioni favorevoli al contribuente in cambio di somme di denaro. Altri frodavano l’amministrazione tributaria delegando completamente la giurisdizione a funzionali che deliberavano secondo il proprio tornaconto personale limitandosi solo a firmare la sentenza con introito delle indennità previste per l’attività decisoria.

Il tutto dietro il pagamento di somme di denaro che andavano da 500 a 1000 euro per sentenza. Inoltre è emerso anche che un commercialista foggiano aveva a libro paga un funzionario tributario al quale gli corrispondeva mensilmente 400 euro.