Un sequestro preventivo del valore complessivo di circa 240mila euro è stata o eseguito dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’indagine sull’ex Provincia di Bari relativa a condotte fraudolente da parte di amministratori e funzionari e ai rapporti intrattenuti con imprenditori locali ai quali erano affidate commesse per la realizzazione di lavori pubblici.

Il provvedimento di sequestro è stato notificato a otto indagati accusati di truffa aggravata: Anna Maurodinoia, al momento dei fatti contestati vicepresidente del Consiglio provinciale, quattro fra funzionari e dipendenti dell’ente, Cataldo Lastella, Pietro Gallidoro, Giuseppe Rotolo e Mario Ruggiero, gli imprenditori Marino Provvisionato, Marino e Ezio Gesualdi della società Gesualdi Srl di Spinazzola. Stando agli accertamenti delle fiamme gialle, coordinate dal pm Luciana Silvestris, sarebbe emerso “un diffuso sistema clientelare.

Una fornitura pressoché quotidiana di generi alimentari, l’esecuzione gratuita di lavori di manutenzione in casa e l’utilizzo reiterato di auto e mezzi aziendali e denaro: sarebbero queste le utilità che – secondo l’accusa – i coniugi Anna Maurodinoia (ex vicepresidente del Consiglio provinciale di Bari) e Alessandro Cataldo (per lui la Procura aveva chiesto l’arresto, rigettato dal gip) e l’allora dirigente dell’Ufficio tecnico della Provincia Cataldo Lastella, avrebbero ricevuto da alcuni imprenditori in cambio di appalti. È una delle accuse di corruzione ipotizzate dalla magistratura barese nell’inchiesta sull’ex Provincia di Bari che oggi ha portato al sequestro di beni per 240 mila euro.