Una tempesta giudiziaria e politica si abbatte, ormai da settimane, su Bari a pochi mesi dalle amministrative. Un tourbillon che parte da un’inchiesta della DDA e continua tra scontri politici, commissioni d’accesso, manifestazioni, racconti, dichiarazioni, smentite e una foto che ritrae il sindaco Antonio Decaro con una sorella e una nipote del capoclan Antonio Capriati. L’Operazione Codice Interno che ha portato all’arresto di 130 persone, tra cui una consigliera comunale, e all’amministrazione giudiziaria per Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico urbano, ha puntato i riflettori sui rischi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nella vita sociale, economica e politica del capoluogo pugliese, nonostante il Procuratore di Bari Roberto Rossi si sia complimentato con l’amministrazione comunale per aver contribuito alla lotta contro la criminalità. Intanto il 25 marzo, al Comune di Bari è arrivata la commissione di accesso nominata dal Ministero dell’Interno che dovrà valutare la sussistenza di elementi per lo scioglimento del Consiglio Comunale “per condizionamenti mafiosi”. I commissari hanno già incontrato il sindaco Decaro e dovrebbero iniziare ora i lavori di acquisizione e analisi dei documenti. Da qui il duro scontro politico tra centrodestra e centrosinistra, a suon di manifestazioni in piazza a sostegno del primo cittadino, conferenze stampa e comunicati. “Un atto di guerra alla città” per Decaro, un atto dovuto per il titolare del Viminale, il Ministro Piantedosi e per il centrodestra che invita ad “abbassare i toni”. In questo scenario già di per sè complesso, proprio durante la manifestazione che ha portato migliaia di persone in piazza a Bari a sostegno del sindaco della città, fanno ancora rumore le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che racconta di avere accompagnato Decaro, allora assessore al Traffico a casa della sorella del boss Capriati.

Un racconto poi parzialmente rettificato da Emiliano e smentito in toto dal sindaco di Bari: “Michele ricorda male”, dichiara Decaro. Ma non finisce qui. I quotidiani La Verità e il Giornale pubblicano una fotografia scattata nel maggio del 2023 in occasione della festa di San Nicola, che ritrae Decaro con un’altra, non quella a cui si riferiva Emiliano nel suo discorso, sorella del boss, Isabella Capriati, e con la figlia di quest’ultima, Annalisa Milzi. Nessuna di loro risulta coinvolta nelle attività criminali della famiglia.

Una tempesta, insomma, che, in attesa delle valutazioni della commissione d’accesso, non sembra volersi placare e continua a scuotere la vita politica della città di Bari quando mancano poco più di due mesi alle elezioni amministrative.