Giustizia Puglia aula tribunale

È stata ridotta in Appello la condanna per l’ex oncologo barese Giuseppe Rizzi, ai domiciliari dal maggio 2021 con l’accusa di aver chiesto soldi ai pazienti, malati terminali, in cambio di terapie che avrebbero dovuto essere erogate gratuitamente.

La pena è scesa a 6 anni e 4 mesi di reclusione, invece dei 9 anni stabiliti durante l’udienza di primo grado, celebrata con rito abbreviato. Una riduzione applicata in virtù del fatto che le vittime sono state risarcite, e che il reato è stato derubricato dall’originaria contestazione di concussione a quello di truffa semplice. Inoltre, l’ipotesi aggravata ai danni dello Stato è stata assorbita in quella di abuso d’ufficio.

L’inchiesta era stata avviata nel 2019 a seguito della morte di un paziente originario di Foggia, che aveva sborsato per le cure dell’oncologo più di 120mila euro.
I giudici hanno anche disposto la restituzione di quanto era stato sequestrato al medico: una villa e i conti correnti.