Reddito ISEE non superiore a € 9.360, con limiti massimi più favorevoli per le famiglie numerose fino a 15mila euro; residenza in Puglia da almeno 12 mesi; possesso di capacità residue di autonomia sufficienti a svolgere le mansioni e le attività individuate nel Patto di inclusione sociale attiva. Sono questi alcuni dei requisiti previsti dal bando per il Reddito di Dignità (ReD), pubblicato sul portale della Regione Puglia lo scorso 5 dicembre. Per la realizzazione del nuovo bando, il dipartimento regionale al Welfare ha definito la propria politica di inclusione sociale in sinergia con il dipartimento alle Politiche del Lavoro, conciliando il Reddito di Dignità con il percorso 4 del Programma GOL, che è rivolto alla medesima platea di destinatari.

Si procederà con un Avviso con graduatoria, che prevede finestre temporali di presentazione delle istanze dei cittadini, programmate nel corso del periodo di vigenza del PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027. Della dotazione complessiva dell’Azione 8, pari a 45 milioni di euro, la prima finestra temporale potrà quindi contare su un ammontare pari a 15 milioni di euro di risorse comunitarie. Una misura che mette insieme inclusione sociale e lavorativa per dare sostegno alle persone più fragili, hanno dichiarato i consiglieri del M5S Marco Galante, Grazia Di Bari e Cristian Casili. La grande novità a cui ha lavorato l’assessore Barone assieme alla consigliera Di Bari è quella della dote educativa e di comunità, che per la prima volta affiancherà il ReD, permettendo alle famiglie di poter accedere a prestazioni di carattere culturale.