“Salvata dal turismo straniero e di fascia alta la Regione Puglia ha fatto solo propaganda alla fiera del Turismo di Rimini”: è quanto sostiene Federalberghi Puglia in una nota a commento dei dati sul turismo registrati da gennaio ad agosto 2023 e comunicati durante l’evento fieristico in Romagna. Per Francesco Caizzi, presidente regionale di Federalberghi ed anche vicepresidente nazionale della associazione di categoria, l’estate 2023 “non è andata bene” e di fatto smentisce non i dati forniti dalla Regione Puglia, ma la lettura che ne è stata data. 3milioni e 300mila arrivi totali (che valgono un +5,5% sul 2022) e 12milioni e 700mila presenze (+3% sul 2022): salvata solo statisticamente dal turismo straniero e di fascia alta, la stagione turistica per eccellenza, quella balneare, ha messo in seria difficoltà le aziende ricettive di fascia medio bassa che sono arrivate a registrare anche un calo del 20% con valori mensili di -4, -5%». Con 800 chilometri di coste è certamente il mare che traina il turismo pugliese penalizzato però dal mercato interno, quello del turismo degli italiani, che hanno preferito altre destinazioni a quello della nostra Puglia. La critica di Caizzi si fa poi più diretta alla gestione del presidente Emiliano: “Da sette anni ha ridotto le politiche turistiche a semplici provvedimenti centralizzati. Le associazioni di categoria sono state poco coinvolte, la promozione viene decisa centralmente da Pugliapromozione. Noi operatori del turismo ricettivo non possiamo essere ignorati dalle istituzioni. La Puglia ha urgente bisogno di un’agenda che comprenda azioni e interventi su riqualificazione dei prodotti turistici, destagionalizzazione dei flussi, overtourism per evitare sovraffollamento e disagi delle destinazioni turistiche, politiche attive per l’occupazione per garantire lavoro stabile che vada oltre i tre mesi l’anno, formazione professionale, coordinamento tra Comuni e assessorati regionali di competenza sulle politiche della mobilità, dell’igiene e della sanità pubbliche».