Stop al reddito di cittadinanza a partire dal primo agosto per 169mila famiglie italiane. L’sms inviato dall’Inps nei giorni scorsi, con cui si informa della sospensione del sussidio introdotto nel 2019 dal primo Governo Conte è arrivato anche a 35mila pugliesi, secondo i dati della Regione. Uno stop ampiamente preventivato dall’ultima legge di Bilancio del Governo, che dispone la cancellazione completa del sussidio a partire dal 2024 e la sua interruzione già dal primo agosto per tutti i beneficiari esclusi i nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni ed over 60. Per queste categorie è previsto dal primo gennaio la sostituzione del reddito di cittadinanza con l’assegno di inclusione. Per chi rimarrà escluso, il governo centrale ha invece previsto il «supporto per la formazione», un contributo di 350 euro mensili della durata di massimo un anno. Per il Ministro Salvini “chi non può lavorare continuerà a essere aiutato ma chi può lavorare e non vuole farlo è giusto che non sia più mantenuto”.

Dalla Cgil Puglia parlano di una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere. L’eliminazione di un sostegno minimo alle famiglie più bisognose rischia di sfociare in tensioni e disordini, avvertono dal sindacato. Secondo il quale in Puglia oltre 80mila persone sono povere benché occupate e il 20% dei beneficiari del reddito di cittadinanza percepisce la misura di sostegno anche se un lavoro ce l’ha. Perché precarietà e sfruttamento – proseguono dalla Cgil- impediscono di dare concrete risposte in termini occupazionali e chi vuole reinserirsi nel mondo del lavoro incontra spesso difficoltà insuperabili. Nell’ultima rilevazione Inps relativa al mese di giugno, i nuclei famigliari in Puglia beneficiari del Reddito di cittadinanza sono stati quasi 87mila per 194mila persone coinvolte. L’importo medio mensile è stato di 593 euro. Oltre 22mila dei beneficiari sono residenti nell’area metropolitana di Bari, seguono Lecce e Taranto con 16mila, Foggia con 14.500, quindi la Bat con 9.600. L’eliminazione del reddito di cittadinanza colpisce le fasce più fragili della società – concludono dalla Cgil – mentre non si prendono misure adeguate contro un’evasione fiscale che si avvicina ai 100 miliardi annui