I Carabinieri di Triggiano hanno tratto in arresto in flagranza di reato per truffa aggravata due uomini di origini napoletane, un 47enne ed un 40enne.

Tutto è iniziato con una chiamata alla Centrale Operativa della Compagnia di Triggiano che, allertata da alcuni anziani residenti nel centro di Capurso, per la presenza di un’auto sospetta, ha fatto intervenire i militari della locale Stazione che ne hanno identificato gli occupanti, trovati in possesso di 1300 euro in contanti ed un salvadanaio contenente altri 700 euro circa. Dopo i primi accertamenti, i Carabinieri hanno iniziato a verificare nelle vicinanze per individuare le probabili vittime cui era stato verosimilmente sottratto il denaro recuperato in precedenza. Fortunatamente poco dopo è stata individuata una signora novantenne mentre si trovava ancora al telefono con i complici dei malviventi. La ricostruzione della vicenda ha permesso di accertare con esattezza il modus operandi: una donna, complice dei 2 individui poco prima controllati, nel corso di una telefonata si era finta nipote dell’anziana donna chiedendole dei soldi e facendo leva sul suo stato di necessità e di imminente pericolo; soldi che presto avrebbero ritirato dei suoi amici che l’avrebbero raggiunta. La sinergia tra la segnalazione al servizio di pronto intervento e l’immediato intervento dei Carabinieri ha consentito una rapida soluzione del caso ed il recupero della somma di denaro sottratta alla 90enne. L’Arma dei Carabinieri, con l’apporto significativo degli enti pubblici ed Autorità Locali è da sempre molto attenta al fenomeno delle truffe agli anziani, e per tale ragione ha attivato una campagna di informazione su tutta la provincia di Bari ed il comune di Capurso, ove, nei mesi scorsi si sono svolti due distinti incontri presso l’Università della Terza età “Re del Tempo” e presso il Centro Sociale Venisti.

I due uomini, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, inizialmente associati al carcere di Bari, a disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo, a seguito della successiva convalida dell’arresto, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.