Porto di Bari
Era il porto di Bari il punto di approdo della droga proveniente dall’Albania e destinata alle piazze di spaccio della Calabria. È quanto hanno scoperto i Carabinieri nell’ambito di un’indagine che ha fatto luce sul un imponente traffico di stupefacenti gestito da due differenti gruppi criminali: uno composto da cittadini albanesi, l’altro da italiani appartenenti alla comunità rom di Catanzaro. Sono 13 le persone arrestate, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. 78 invece gli indagati. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, estorsione e ricettazione. L’attività investigativa, condotta attraverso intercettazioni e servizi di controllo e pedinamento, è stata supportata anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che hanno fornito agli inquirenti un quadro preciso sulle attività di spaccio, ad opera di contesti familiari di etnia rom nell’area sud del capoluogo calabrese. In base a quanto emerso, l’organizzazione, sfruttando i contatti sul territorio, si riforniva di droga, in particolare eroina e marijuana, in Albania. Da qui, gli stupefacenti viaggiavano via mare in direzione Bari. Poi, una volta sbarcati, raggiungevano le piazze di spaccio di Crotone, Catanzaro e di altri comuni delle due province. Nel corso delle indagini, sono state sequestrati oltre 45 chili di eroina e marijuana, circa 70 chili di sostanze da taglio e quasi 20mila euro in contanti.