Alle prime ore dell’alba, in Bari, Bitonto ed in altre località del territorio nazionale, è
arrivata la resa dei conti per i condannati, legati ai clan “Mercante-Diomede” e
“Capriati”, coinvolti nel maxi-processo “Pandora”, denominato così dal nome del
vaso della mitologia greca, all’interno del quale sarebbero racchiusi tutti i mali della
mafia barese nel periodo 2005-2020.

A seguito della irrevocabilità della sentenza di condanna emessa dalla Corte di
Appello di Bari, i Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Bari hanno
eseguito 22 ordini di carcerazione (per altri 15 condannati la pena è stata già espiata)
emessi dalla Procura Generale di Bari, guidata dalla dott.ssa Angela Tomasicchio.
Irrogati circa 140 anni di reclusione.

Contestualmente l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Bari ha
chiesto la revoca di 7770 giorni di liberazione anticipata, nonché la revoca di oltre 25
anni di indulto e sospensioni condizionali di cui molti dei condannati avevano
beneficiato nel corso degli anni di permanenza del vincolo associativo.