La Procura di Bari ha chiesto nuovamente il carcere nei confronti del ginecologo barese Giovanni Miniello, 69 anni, accusato di aver commesso abusi nei confronti di alcune sue pazienti.

La richiesta è stata avanzata dal procuratore Roberto Rossi, dall’aggiunto Giuseppe Maralfa e dalle sostitute Larissa Catella e Grazia Errede al Tribunale del Riesame di Bari, che prenderà una decisione entro il termine di 45 giorni.

Il medico risponde di violenza sessuale aggravata, tentata e consumata, oltre che di lesioni personali di tipo cronico, consistenti in disturbo da stress post traumatico.

Il caso del “ginecologo a luci rosse” esplose a seguito di un servizio televisivo della trasmissione “Le Iene”, con il quale, grazie ad una complice che si era finta una paziente, il ginecologo venne smascherato dalle telecamere. Dopo la messa in onda, altre vittime di Miniello si erano fatte avanti, denunciando i presunti abusi subiti.

Il 30 novembre 2021 il medico venne arrestato e collocato ai domiciliari. La principale accusa mossa nei suoi confronti è quella di aver proposto, alle donne che si rivolgevano a lui, di avere rapporti sessuali per curare il “Papilloma Virus”, e per prevenire il tumore all’utero. In pratica, secondo “bizzarra” terapia del ginecologo, la guarigione sarebbe avvenuta attraverso la trasmissione diretta di anticorpi durante l’atto sessuale.

Inoltre, sempre secondo l’accusa, l’uomo avrebbe molestato alcune pazienti durante le visite, palpeggiandole nelle parti intime o tentando di baciarle.

Il 16 febbraio scorso, Miniello è stato rinviato a giudizio per presunti abusi nei confronti di 20 donne, 19 delle quali si sono costituite parte civile. Accanto alle vittime, chiederanno i danni anche l’Ordine dei Medici della provincia di Bari e 10 tra associazioni e centri antiviolenza di tutta la Puglia.