È stato rinviato a giudizio il ginecologo barese Giovanni Miniello, accusato di aver commesso abusi ai danni di alcune sue ex pazienti durante le visite. Così ha deciso il giudice del Tribunale di Bari, Alfredo Ferraro, accogliendo la richiesta della Procura del capoluogo. Il medico dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, tentata e consumata, e lesioni personali nei confronti di 20 donne, 19 delle quali si sono costituite parte civile. Accanto alle vittime, chiederanno i danni anche l’Ordine dei Medici della provincia di Bari e dieci tra associazioni e centri antiviolenza di tutta la Puglia, tra i quali l’osservatorio “Giulia e Rossella” di Barletta e il centro “RiscoprirSi” di Andria.

Il caso del ginecologo scoppiò a seguito di un servizio televisivo della trasmissione “Le Iene” con il quale, grazie ad una complice che si era finta una paziente, l’uomo era stato smascherato dalle telecamere. Dopo la messa in onda, altre presunte vittime di Miniello si erano fatte avanti, denunciando i presunti abusi subiti.

Il medico venne arrestato il 30 novembre 2021. La principale accusa mossa nei suoi confronti è quella di aver proposto, alle donne che si rivolgevano a lui, di avere rapporti sessuali per curare il “Papilloma Virus”, e per prevenire il tumore all’utero. In pratica, secondo la quanto mai “bizzarra” terapia del ginecologo, la guarigione sarebbe avvenuta attraverso la trasmissione diretta di anticorpi durante l’atto sessuale.

Inoltre, sempre secondo la tesi dell’accusa, durante le visite l’uomo avrebbe anche molestato alcune pazienti, palpeggiandole nelle parti intime o tentando di baciarle. Abusi che sarebbero stati commessi tra il 2010 e il 2021.

Una volta aperta un’indagine conoscitiva nei suo confronti, da parte della magistratura barese, il ginecologo si era definito a sua volta vittima di un processo mediatico, decidendo così di dimettersi dall’Ordine dei Medici e cancellarsi dall’Albo professionale.

La prima udienza è stata fissata per il 6 aprile.

Il servizio di News24.City.