Sale a quattro, con la città capoluogo, il numero dei Comuni del barese che hanno disposto il divieto di raccolta, consumo e vendita di frutta e ortaggi coltivati nell’area di prima ricaduta degli inquinanti sprigionati dall’incendio divampato il 7 giugno nello stabilimento di trattamento di rifiuti recuperabili, anche plastica, della Ecogreen Planet di Palo del Colle. Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo quelli di Bitonto, Bitetto e Palo del Colle, ha firmato un’ordinanza urgente “a tutela della salute pubblica, vietando la vendita e il consumo di alimenti di origine vegetale coltivati nell’area individuata dai tecnici” di Arpa Puglia e Asl Bari.

Dopo l’incendio, infatti, l’Arpa ha avviato un monitoraggio della qualità dell’aria per definire la concentrazione di microinquinanti organici anche nei terreni circostanti, evidenziando che la via principale per l’esposizione umana ai contaminanti è quella alimentare e segnalando perciò l’opportunità di prestare particolare attenzione alle produzioni agricole rientranti nell’area ritenuta di prima ricaduta, con l’eventuale inibizione, in via precauzionale, del consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati nell’area. “In via cautelativa, fino alla conclusione degli accertamenti in corso – sottolinea il sindaco di Bari – è necessario perciò che i cittadini non consumino alimenti coltivati in quella zona, né utilizzino, per l’alimentazione degli animali, foraggi freschi nell’area di tutela individuata. Si tratta di un provvedimento temporaneo adottato nell’interesse della salute di tutti i cittadini”.