Quattro ore di sciopero, 32 voli cancellati. L’11 gennaio si annuncia come un venerdì nero per chi deve imbarcarsi su un volo da e per l’aeroporto di Brindisi o il Karol Wojtyla di Bari. I controllori di volo in servizio al Centro di controllo d’area di Brindisi – gli stessi che sorvegliano lo spazio aereo di tutto il Sud Est del paese, da Ancona a Crotone e dall’Adriatico all’Appennino – incroceranno le braccia fra le 13 e le 17. Quattro ore di astensione dal lavoro che, come detto, hanno fatto saltare 32 collegamenti: 16 voli in partenza, e altrettanti in arrivo, spariti dai monitor dei due aeroporti principali della regione.

Almeno secondo una nota di Aeroporti di Puglia spa (AdP), pubblicata sul sito web dell’azienda a cui è affidata la gestione degli scali aerei pugliesi. Un elenco provvisorio che, precisa la società, “è redatto sulla base delle comunicazioni fornite dai vettori e potrebbe subire modifiche”. Per questo, AdP raccomanda ai viaggiatori di “contattare le compagnie aeree per ulteriori informazioni sullo stato del proprio volo”.

Garantiti i servizi essenziali, come ricordano dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile). È il caso, ad esempio, dell’assistenza ai voli intercontinentali che sorvoleranno l’area affidata ai controllori di Brindisi, sempre nella fascia oraria dello sciopero. A saltare, invece, sono dieci voli in partenza da Bari fra le 13 e le 17,30: dal volo Ryanair diretto a Norimberga a quello in partenza verso Venezia di easyJet. Cancellati. Stessa sorte per sei voli che sarebbero dovuti decollare da Brindisi per Torino (Ryanair delle 10,15), Milano (due voli), Zurigo, Roma e Treviso.

Situazione simile per i voli diretti verso la Puglia. Quelli che non arriveranno a Bari sono sempre dieci, secondo AdP. E ad aprire le danze delle cancellazioni sul monitor degli arrivi è il volo Ryanair da Norimberga: sarebbe dovuto atterrare sulla pista di Palese alle 12,35, ma non sarà così. Colpo di spugna anche per i voli da Roma Fiumicino e Milano Linate di Alitalia, attesi, di regola, uno alle 14,20, l’altro alle 14,55. Niente da fare. E, a Bari, il valzer delle cancellazioni continua fino alle 19,50, con il volo Ryanair da Parigi Beauvais.

Quanto ai voli in arrivo all’Aeroporto del Salento, il colpo di spugna riguarda sei collegamenti. Come per le partenze. Sei, a cominciare dal Milano Linate delle 12,30 e fino all’aereo che sarebbe dovuto arrivare da Treviso. Lo sciopero, su Brindisi, è stato indetto da due sigle sindacali (Ugl trasporto aereo e Unica, l’Unione italiana controllo e assistenza al volo), nel quadro di un’agitazione su scala nazionale. Gli uomini radar iscritti ai due sindacati – tutti dipendenti di Enav, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo – rivendicano maggiore concertazione con l’azienda sia nel rivedere le norme del contratto di categoria, sia nell’esecuzione del piano industriale dell’azienda.

Quello per cui, fra l’altro, lo stesso Centro di controllo d’area salentino sarebbe assorbito dal centro di Roma, secondo Ugl. Nei piani dell’azienda, tuttavia, la sede di Brindisi, come pure quella di Padova, diventerà un hub per “la gestione in remoto dell’attività di terminale in diversi scali”, aveva fatto sapere Enav dalle colonne del Sole 24 ore. Intanto venerdì 11 gennaio, molti passeggeri, pugliesi e non, resteranno con i piedi per terra.