Nella giornata di giovedì, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e del ROS – Sezione Anticrimine di Bari hanno arrestato Nasiri Hakim, uno degli afghani accusati di terrorismo internazionale, già sottoposti a fermo, con la stessa accusa, nel maggio del 2016. Il blitz è scattato all’ora di pranzo in un appartamento al piano terra del quartiere Carrassi nel centro cittadino, dove, a seguito di una fulminea attività di indagine, l’uomo era stato localizzato. Il ricercato, che non ha opposto resistenza, è stato trovato in compagnia di altri quattro connazionali, richiedenti asilo politico ed in possesso di un permesso di soggiorno provvisorio, al momento ritenuti estranei ai fatti contestati. La cattura pone fine ad una latitanza di poche ore, dopo che, nella giornata di ieri, la Suprema Corte di Cassazione si era pronunciata contro il ricorso presentato dal legale dell’afgano contro l’ordinanza di custodia cautelare che era stata emessa dal Tribunale del Riesame del Capoluogo pugliese lo scorso luglio.
L’arresto di oggi si rifà ai fatti contestati nel provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla DDA barese, proprio nel maggio del 2016, a carico di soggetti di nazionalità afgana, ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel dicembre 2015, i militari, durante un normale servizio preventivo, avevano notato e controllato 4 afghani mentre erano intenti ad effettuare riprese all’interno di un importante e rinomato centro commerciale della zona.
L’attività investigativa aveva permesso di accertare come il 30enne afgano, mantenesse stabili collegamenti telematici con un noto sito talebano, scaricando video e proclami inneggianti alla jihad Gli ultimi due latitanti, rientrati nel Paese d’origine, sono oggetto di un provvedimento di cattura internazionale promosso dalla Magistratura barese e sono attivamente ricercati.