Resta sempre vigile l’occhio della Guardia di Finanza di Bari sul transito in entrata e in uscita della valuta nel porto e aeroporto del capoluogo pugliese. I numeri sono in continua ascesa se paragonati agli anni precedenti: ammonta a circa 3 milioni di euro la valuta irregolarmente movimentata in uscita/entrata dal territorio dello Stato, con 193 violazioni accertate, sequestri amministrativi per oltre 100 mila euro ed oblazioni versate per un importo che supera i 90 mila euro. A questi importi vanno aggiunti altri 2 milioni di euro controllati in uscita/entrata e risultati regolarmente trasportati.

La normativa impone a chiunque varchi il confine italiano di dichiarare il denaro contante al seguito per importi superiori ai 10.000 euro. Nei giorni scorsi, è stato fermato un cittadino di nazionalità italiana in partenza per il Belgio con al seguito valuta contante non dichiarata per 173 mila euro. Altri 53 mila euro in contanti sono stati sequestrati penalmente nell’aeroporto del capoluogo pugliese in 7 distinte operazioni di servizio.

Nella maggior parte dei casi, i soggetti in uscita dal territorio italiano, e per lo più diretti in Cina, con al seguito importanti somme di denaro contante, risultavano avere debiti con l’erario italiano ben superiori ai 50 mila euro. Questi sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, con conseguente denuncia e sequestro delle somme rinvenute.