Il caldo torrido non dà tregua alla Puglia. Da ormai due settimane, prima con “Ciclope” ed in seguito con “Caronte” la regione è costantemente in balia degli anticicloni africani, che hanno fatto schizzare la colonnina di mercurio verso temperature estreme, che hanno raggiunto anche i 45 gradi nelle zone più interne. Il caldo record, secondo quanto dicono gli esperti, dovrebbe andare avanti fino alla metà di questa settimana. A partire da mercoledì infatti, le correnti afose provenienti dal deserto del Sahara molleranno la presa, lasciando spazio a temperature decisamente più gradevoli, che scenderanno anche di dieci gradi.

Una buona notizia, dopo giorni di afa asfissiante, ma attenzione a non abbassare la guardia. Anche per questo, dopo i picchi record registrati durante questa estate, la Regione ha deciso di intervenire, aggiornando le disposizioni relative alla gestione di cittadini anziani e particolarmente fragili.

Una decisione adottata anche dopo l’aumento del numero di chiamate alle centrali operative del 118, nonché del conseguente ricorso ai Pronto Soccorso, anche da parte di persone provenienti da strutture socio-sanitarie.

La popolazione maggiormente a rischio, come evidenziato dalla Regione, è composta da anziani, bambini da 0 a 4 anni, diabetici, ipertesi, sofferenti per malattie venose e renali, non autosufficienti, oltre a chi è sottoposto a trattamenti farmacologici.

Individuate cinque differenti linee d’azione. Occorre sensibilizzare – sottolineano dalla regione – in modo particolare gli operatori sanitari e le persone più a contatto con gli anziani (medici di famiglia, infermieri delle case di riposo, Residenze socio assistenziali, assistenti sociali dei distretti sanitari), per attivarsi nei confronti delle persone sopra i 75 anni, o con patologie croniche invalidanti o in condizioni di solitudine, per prevenire l’insorgenza di quadri clinici che poi richiedano il ricovero ospedaliero.