Avrebbe fatto girare via whatsapp video e foto di propaganda jihadista istigando a commettere attentati terroristici. Per questo motivo i carabinieri del Ros hanno eseguito a Bari un decreto di fermo disposto dalla DDA dell’Aquila nei confronti del 31enne pakistano Arslan Faiz. Le indagini hanno documentato un rapido ed intenso processo di autoradicalizzazione islamica, che aveva assunto connotazioni estremiste e una continua attività di propaganda apologetica, tramite Facebook, consistente in post e commenti a favore dei metodi terroristici e delle vittorie delle milizie talebane.

Secondo quanto accertato dagli investigatori dell’antiterrorismo, Faiz si rivolgeva in lingua urdu ai propri concittadini, sia quelli residenti in Italia che in Pakistan, tentando di influenzarli, pubblicando immagini elogiative dei talebani, e in particolare dell’organizzazione terroristica Tehriki-Taliban Pakistan. E infatti sul suo telefono, sottoposto a sequestro, sono stati trovati molti video e fotografie, alcuni dei quali anche pubblicati e condivisi sui social, dei campi di addestramento in Afghanistan, di miliziani armati, effigi di Osama Bin Laden e dei leader talebani, con espressioni elogiative nei confronti delle organizzazioni jihadiste, invitanti anche esplicitamente al martirio contro gli infedeli.

Il fermo, eseguito a Bari lo scorso 15 dicembre, è stato convalidato e nei confronti di Faiz è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo. Il 31enne, residente a Francavilla al Mare da circa 3 anni e impiegato come auto lavaggista, era stato precedentemente colpito, da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale per ordine e sicurezza pubblica e si trovava in attesa dell’esecuzione del rimpatrio coattivo.