Tre persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato per l’omicidio del pregiudicato barese Domenico Capriati: nipote del capo clan Antonio, ucciso a 49 anni il 21 novembre 2018 a Bari, in un agguato nel quartiere Japigia.

Tra gli arrestati c’è il pregiudicato barese Domenico Monti, 62 anni ed ex braccio destro del boss Tonino Capriati ed autore materiale dell’omicidio. Insieme a lui sono finiti in manette anche suo genero il 30enne Christian De Tullio e il 38 enne Maurizio Larizzi.

Secondo le indagini coordinate della DDA di Bari, l’omicidio della figura di spicco del clan “Capriati” sarebbe stato commissionato da Larizzi che riteneva il nipote del boss un ostacolo per lo sviluppo e la gestione dei propri illeciti interessi, legati soprattutto ai proventi derivanti dal traffico di droga.

Larizzi avrebbe poi assoldato Monti e De Tullio per l’esecuzione materiale del delitto commesso con modalità tipiche mafiose, affinché fosse chiara a tutti la portata esemplare dell’azione criminale. Entrambi travisati ed armati quella sera, nascosti nel cortile condominiale attesero l’arrivo di Domenico Capriati ed esplosero almeno tre proiettili mentre era in auto in compagnia della moglie e del figlio. Capriati tentò di sfuggire all’agguato uscendo dalla macchina e riparandosi nel portone di casa, in via Archimede, ma fu raggiunto da altri colpi e, per le gravi ferite riportate, morì il giorno dopo in ospedale.

I tre accusati dell’omicidio sono finiti in carcere.