E’ stata ritrovata l’arma del delitto avvenuto lo scorso 12 settembre a Bitetto, ovvero il coltello con cui un pregiudicato 26enne, reo confesso, ha ucciso il nuovo compagno della sua ex moglie 22enne, e ferito la donna e il padre della vittima davanti al figlio di 4 anni.

I carabinieri, subito dopo l’omicidio avvenuto alle 3 del mattino davanti all’androne di casa della vittima, il 26enne Nicola Brescia, hanno iniziato le ricerche nei vicoli della cittadina del barese.

Già la sera successiva hanno trovato, sul percolato di un’abitazione limitrofa a quella dell’omicida, una maglietta nera che presumibilmente l’uomo indossava al momento del delitto. Le successive ricerche sui tetti delle abitazioni, hanno consentito di trovare, su un altro percolato di un fabbricato disabitato, un coltello da cucina di 30 centimetri, con la lama sporca di sangue. Maglietta e coltello sono stati sequestrati e saranno sottoposti ad accertamenti tecnici per rinvenire eventuali impronte digitali e analizzare le tracce ematiche.

Il killer, arrestato subito dopo il fatto, aveva dichiarato di essere andato disarmato a casa della vittima, dove sapeva avrebbe trovato la ex moglie, e che era la vittima a impugnare l’arma che lui poi avrebbe raccolto e commesso l’omicidio e il duplice tentato omicidio. La ricerca di impronte digitali riconducibili alla vittima sul coltello potrebbe chiarire questo aspetto della dinamica dei fatti. Le due persone ferite, infatti, sentite dagli investigatori, hanno dichiarato al contrario che il coltello dell’aggressore.

In carcere il 26enne ha ribadito dinanzi al gip la sua versione. I due figli della coppia, dell’omicida e della ex moglie ferita, di 4 e 7 anni, sono stati affidati ai genitori materni. Il più piccolo avrebbe assistito al delitto e subito dopo allontanato da alcuni vicini di casa.