In attesa di decifrare che ne sarà del futuro in campo, con una Serie C avviata alla sospensione definitiva ma con un enorme nodo da sciogliere per la quarta promossa, con quel criterio del merito sportivo risultato “inaccettabile”, per dirla con le parole di Luigi De Laurentiis, il Bari lavora sottotraccia sull’organico che verrà. Se il club biancorosso, come ammesso dallo stesso presidente, è determinato a farsi rispettare nella corsa verso la B sia rispondendo presente a un eventuale ritorno in campo per i playoff nel rispetto delle norme sanitarie e dei protocolli che preparando anche un cammino a suon di carte bollate, al tempo stesso l’area tecnica è concentrata su nomi e numeri per il futuro.

L’unica certezza sin qui è la volontà della dirigenza di andare avanti con Vincenzo Vivarini in panchina, prolungando il contratto in scadenza alla fine della stagione 2019/2020: una conferma meritata sul campo quella dell’allenatore abruzzese, che dal suo arrivo in 25 gare in panchina non è mai stato sconfitto e ha messo insieme 53 punti. Altro tassello di continuità dopo i rinnovi biennali di Raffaele Bianco e Zaccaria Hamlili, pilastri della squadra in mediana che a metà febbraio hanno prorogato il loro legame con il club. Un’impalcatura solida, a cui presto sommare Simone Simeri, in scadenza a giugno ma praticamente già certo di un futuro in biancorosso grazie alle sue dieci reti stagionali. Hanno ancora un anno di legame con il Bari pilastri come Di Cesare, Ciofani e Maita, mentre sono in prestito biennale Costa, D’Ursi e Folorunsho, tutti e 3 di proprietà del Napoli.

A comporre la fila di contratti in scadenza a giugno 2022 c’è una truppa guidata dai 22 centri stagionali, coppa inclusa, di Antenucci e completata da Scavone, Frattali, Antenucci, Schiavone, Terrani, Corsinelli e Marfella. Blindatissimi i centrali difensivi Perrotta e Sabbione e il laterale Berra, i cui accordi terminano a giugno 2023. Tanto lavoro per il ds Scala, che dovrà valutare anche le conferme di prestiti come Laribi, fantasista arrivato a gennaio dal Verona per il quale c’è una bozza d’intesa in caso di promozione, del giovane Pinto o dell’attaccante Costantino. Nomi a cui sommare un gruppo di giocatori di rientro da prestiti, come Kupisz (a Trapani), Bolzoni a Lecco, Neglia a Fermo e Nannini a Piacenza. Oggi tutti fermi, ma pronti a tornare alla base e giocarsi le loro carte. In quale campionato, lo diranno le prossime settimane.