Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista ha condannato a pene comprese tra i 5 anni 10 mesi e 5 anni 4 mesi di reclusione i tre presunti autori della rapina commessa a colpi di martello il 7 giugno 2918, in una gioielleria del centro commerciale la Mongolfiera di Bari-Santa Caterina.

I pregiudicati Davide Piliego di 27 anni e Raffaele Iaia di 24, e l’incensurato Emanuele Taurisano di 21, tutti di Brindisi, difesi dagli avvocati Giuseppe Negro, Daniela D’Amuri e Laura Beltrami, sono stati processati con il rito abbreviato e ritenuti responsabili dei reati di concorso in rapina aggravata e ricettazione dell’auto con la quale avevano realizzato il colpo, risultata rubata un mese prima.

Il bottino della rapina, tutti gioielli, aveva un valore complessivo di quasi 60mila euro. Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dal pm di Bari Larissa Catella, i tre imputati e un quarto complice mai identificato, fecero irruzione all’interno del centro commerciale indossando tute da lavoro bianche e i volti coperti da passamontagna. Impugnando grossi martelli, costrinsero la commessa a rimanere immobile e accovacciata in un angolo del negozio, mentre distruggevano le vetrine per portare via ori e gioielli.

I tre sono stati identificati, arrestati nel febbraio scorso e tuttora detenuti, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della gioielleria e alle tracce di dna estrapolate dall’auto precedentemente rubata usata per fuggire, che fu trovata abbandonata in campagna poco dopo il colpo.