Nel periodo compreso tra il 2002 e il 2017 avrebbe percepito assegni familiari che non gli spettavano e numerose altre voci di compenso non dovute. Per questo, su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, la Sezione Giurisdizionale per la Puglia ha disposto il sequestro conservativo “ante causam” di beni nei confronti di un sottufficiale dell’Esercito, un maresciallo di Altamura di 55 anni. Il sequestro, per un valore complessivo pari ad oltre 127mila euro, è stato eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari in collaborazione con ufficiali giudiziari dell’UNEP di Bari.

La misura cautelare, quindi, trae origine da un’indagine interna sulla base della quale è stato contestato al sottufficiale dell’Esercito l’illegittima autoliquidazione di somme in eccesso rispetto a quelle spettanti. Il sequestro conservativo è stato eseguito su quote relative a quattro immobili e quote di vari terreni seminativi di Altamura, saldi di vari conti correnti e su ogni ragione di credito/somme dovute o debende, nei confronti dell’indagato, da parte dell’INPS e del Ministero della Difesa.

Il militare indagato è stato contestualmente citato in giudizio per il prossimo mese di novembre. Inoltre, gli è stato notificato un invito a dedurre nonché una diffida al pagamento della somma citata, oltre interessi e rivalutazione monetaria.