Blitz dei Carabinieri nella notte. E’ stato smantellato tra i comuni di Terlizzi, Molfetta e Ruvo, un florido traffico di droga. A capo dell’organizzazione, alcuni pregiudicati del posto. L’operazione è stata portata a termine dai Carabinieri di Molfetta. Sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite più un obbligo di presentazione ai Carabinieri. I provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Trani (BT), D.ssa Maria Grazia Caserta su richiesta del P.M. Mirella Conticelli, a seguito di una complessa e tempestiva indagine portata a termine dai Carabinieri tra l’aprile e il giugno del 2016 con numerosi pedinamenti ed intercettazioni.

L’operazione ha tratto spunto da un incremento di arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e in materia di armi e munizioni che si erano registrati negli ultimi anni a Terlizzi. Da un banale ritrovamento di eroina in prossimità di un fabbricato rurale nell’aprile del 2016, infatti, ha permesso di avviare le indagini condotte con pedinamenti ma anche con intercettazoni ambientali e telefoniche. Sono stati, infatti, gli stessi indagati a svelare l’esistenza di precisi e stabili rapporti fra soggetti indagati, volti alla commissione di una serie indeterminata di cessioni di droga di vario genere, chiara prova di un controllo del mercato degli stupefacenti, svelandone i tratti tipici. Sono da subito risultati chiari i strettissimi i rapporti ed i vincoli, anche familiari, fra gli appartenenti al gruppo, che si erano suddivisi la piazza dello spaccio della cocaina e dell’hashish. In particolare, i Carabinieri hanno accertato l’operatività di due gruppi, ben organizzati, dediti rispettivamente, uno allo spaccio di cocaina ed eroina, mentre l’altro allo vendita di hashish. Entrambi i filoni avevano come denominatore comune l’approvvigionatore, un pregiudicato di rilievo residente nel Comune di Terlizzi.

Il quadro investigativo si è poi arricchito con i positivi riscontri ottenuti mediante controlli e perquisizioni, che hanno portato al sequestro di un rilevante quantitativo di sostanza stupefacente e di svariate somme di denaro. La droga infatti veniva chiamata “birra”. La banda, per le evidenze raccolte e per le frequentazioni passate ed attuali, si ritiene sia legato al gruppo dei Dello Russo, egemone sul territorio terlizzese.