Michelle Baldassarre, la 55enne trovata carbonizzata nelle campagne di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, lo scorso 9 febbraio, si sarebbe tolta la vita prima ferendosi al torace con un coltello, e poi dandosi fuoco con un accendino dopo essersi cosparsa di benzina. È quanto emerge dall’autopsia effettuata dal professor Francesco Vinci e parzialmente contenuta nella richiesta di archiviazione dell’indagine per istigazione al suicidio coordinata dalla procura di Bari.

«È opinione della medicina legale – si legge nel rapporto – che la lesività da punta e taglio a livello toracico fu antecedente a quella indotta poi dal calore». Pur non essendoci elementi di «assoluta certezza a riguardo», il medico legale sottolinea come la ferita da arma bianca «sarebbe stata comunque difficoltosa ove la combustione fosse stata già avviata, tenuto conto dell’estrema rapidità dello sviluppo dell’incendio in rapporto al mezzo utilizzato», cioè la benzina.

«Non può essere esclusa la possibilità che il soggetto – scrive il medico legale -, a seguito delle prime lesioni toraco-polmonari, possa aver dato adito alla combustione, essendosi precedentemente già cosparsa di natura infiammabile».