Un uomo in crisi di mezza età decide di superarla sperimentando un ritorno alla natura selvaggia. La scelta coraggiosa scatena un corto circuito, una serie di vicissitudini che danno vita a una commedia intelligente.

«Di commedie così c’è davvero bisogno – ha commentato Lina Flint produttrice del film Wild Men di Thomas Daneskov, in programma al Petruzzelli nel Panorama internazionale del Bif&st 2021 – commedie leggere ma con strati ulteriori da indagare». Al Teatro Margherita,  nella mattinata di martedì 28 settembre,  la produttrice e il regista hanno incontrato stampa e pubblico.

Daneskov ha raccontato com’è nata l’idea del film: «Oggi siamo assuefatti dalla routine e ci complichiamo la vita più del necessario. Cosa c’è di più estremo di lasciare tutto e vivere a contatto con la natura?! In realtà però  – ha continuato il regista – recuperare il rapporto primitivo con la natura selvaggia è un sogno che inseguiamo ma che è quasi impossibile da realizzare, in quanto siamo troppo legati alla realtà».

Sulle difficoltà del film sia il regista che la produttrice sono d’accordo sul fatto che «l’aspetto più complicato sia stato girare in Norvegia, nella neve a quasi -10° in alcuni giorni e poi decidere il tono del film, l’equilibrio tra i generi».

«Completata la sceneggiatura è stato quasi estremamente facile trovare il budget per il film – ha aggiunto Lina Flint- anche perché Thomas è un regista estremamente talentuoso».

Wild Man di Thomas Daneskov, in anteprima al Bif&st,  sarà distribuito nelle sale italiane prossimamente da I Wonder.