Dopo la proiezione del film di Giuseppe Tornatore, La migliore offerta, al Teatro Petruzzelli, è stato un commovente showreel di questi dieci anni di Bif&st (fatta eccezione per l’edizione zero) ad introdurre il premio Oscar Ennio Morricone, accolto tra i fragorosi applausi del pubblico affezionato dell’ormai immancabile festival di cinema barese.

Si è aperta così la decima edizione del Bari International Film Festival, nella calda mattinata di sabato 27 aprile, nel teatro simbolo della città. Simbolo di rinascita e di amore per il bello, come lo stesso Morricone ha ricordato nel suo discorso.

L’appuntamento, infatti, ha fatto da cornice ad un momento significativo per il Festival e per i cittadini baresi: la consegna delle chiavi della città di Bari ad Ennio Morricone – straordinario musicista e ineguagliabile compositore – da parte del sindaco di Bari Antonio Decaro. «Per ringraziarlo per le emozioni che le sue composizioni hanno suscitato nei cuori di milioni di persone, la consegna delle chiavi – ha dichiarato Decaro – è un omaggio semplice ma sentito con l’auspicio che il maestro Morricone possa sentirsi a casa nella nostra città ogni volta che ci torna.»

 

A presenziare alla consegna anche i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Gianni Quaranta e Nicola Piovani che nella sua laudatio al maestro, ha raccontato con affetto e stima come Ennio Morricone sia «artista e artigiano al tempo stesso, una totalità della musica che ha acceso i riflettori anche sui compositori di colonne sonore per il cinema, dandone una visibilità da cui tutti hanno tratto giovamento e facendo dell’Italia, nel Mondo, il Paese di Dante, di Giuseppe verdi e Anche di Ennio Morricone

«Io penso sempre di non meritare niente» con questa dichiarazione che testimonia quell’umiltà che sempre contraddistingue le grandi menti e i grandi talenti, Ennio Morricone ha accettato, visibilmente commosso, le chiavi della città di Bari. Il maestro ha poi continuato ringraziando tutti i presenti per gli elogi e dichiarando che «comporre musica è l’unica cosa che so fare e che cerco di fare sempre al meglio con tutte le difficoltà che il mestiere del compositore implica, perché chi scrive la musica non sa mai se al regista andrà bene».