I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Triggiano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari a carico di GIANCOTTI Giovanni 41enne, ritenuto uno degli artefici della sparatoria che ebbe luogo il 31 ottobre 2017, in pieno giorno, nella centralissima Piazza Umberto di Capurso.

Quel giorno, erano le 13:00 circa, tra la folla, e tra i tanti bambini che a quell’ora uscivano dalle scuole, avvenne un violento conflitto a fuoco tra due noti malviventi di Capurso: GIANCOTTI Giovanni e PENTASSUGLIA Roberto, 33enne. Entrambi i malviventi rimasero illesi e, solo per una fortunata coincidenza, il folle scambio di colpi d’arma da fuoco non fu causa di gravi conseguenze nei confronti degli ignari passanti e dei residenti delle abitazioni circostanti la zona della sparatoria. Infatti, dai rilievi eseguiti sulla scena del delitto dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche, è stato accertato che i colpi vaganti sparati da entrambi i malviventi colpirono l’ingresso di una abitazione posta a piano terra, la porta a vetri di un circolo ricreativo che in quel momento ospitava alcuni avventori e la porta d’ingresso di un esercizio commerciale, fortunatamente in quel momento chiuso. PENTASSUGLIA Roberto fu arrestato dopo 4 giorni di fuga, durante i quali dormì in ripari di fortuna nelle campagne, nel vano tentativo di sottrarsi alle ricerche dei militari. Infatti, il 3 novembre successivo venne arrestato proprio mentre rientrava presso la propria abitazione per prendere denaro ed effetti personali per poi continuare a darsi alla fuga.

Dopo questo primo risultato investigativo i Carabinieri di Triggiano hanno continuato senza sosta nella raccolta di numerosi elementi probatori, che hanno consentito di calibrare puntuali accuse anche nei confronti di GIANCOTTI Giovanni, resosi responsabile, al pari del PENTASSUGLIA, di un’azione di fuoco, la cui gravità, per le possibili conseguenze, ha scosso la cittadina Capursese. Sono stati inoltre deferiti in stato di libertà altri due noti pregiudicati di Capurso, che presenti al conflitto a fuoco aiutarono, nell’immediatezza del fatto, il Giancotti a fuggire. I motivi del contrasto tra i due malviventi, che hanno poi determinato la violenta sparatoria del 31 ottobre, sono da ricercarsi nei contrasti tra gruppi rivali per il controllo della piazza di spaccio di Capurso.