Una vera e propria associazione criminale  detita al traffico internazionale di stupefacenti con base a Bisceglie ed operante tra Puglia, Lombardia e Sicilia, con contatti diretti all’estero ed in particolare con Spagna e Paesi Balcanici. E’ la vasta operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza. In manette sono finiti ben 15 soggetti, tutti nati e residenti nelle Province di Bari e Barletta Andria Trani, indagati  per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, associazione finalizzata al traffico illecito aggravata dalla transnazionalità, ma non solo: le accuse riguardano anche il possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, introduzione nello Stato di monete falsificate, trasferimento fraudolento di valori e ricettazione.

Un’organizzazione complessa e minuziosa, che non lasciava nulla al caso, compresa la modalità di comunicazione tra gli stessi indagati che preferivano avere contatti diretti e solo tra loro, evitando al massimo l’utilizzo di utenze telefoniche, e quando ciò accadeva adoperavano un linguaggio in codice con termini allusivi e con utenze intestate a dei prestanomi. Un sospetto confermato anche dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, elemento di spicco del clan Palermiti-Milella.

Oltre ai 15 arrestati, sono indagate altre 13 persone, tutti per gli stessi reati legati al narcotraffico. Tra i soggetti raggiunti dalla misura della custodia cautelare, tre erano percettori del reddito di cittadinanza.

Al termine delle operazioni le fiamme gialle hanno confiscato 7 quintali di marijuana, 1 tonnellata di hashish e circa 3 quintali di cocaina, oltre a 14 autoveicoli dotati di doppio fondo per occultare la droga. Il luogo per nascondere i mezzi era un’autorimessa situata a Bisceglie. Sotto sequestro anche un peschereccio.

L’associazione criminale disponeva inoltre di una cassa in cui confluivano tutti i ricavati dell’attività illecita. Sotto sequestro preventivo beni per un valore complessivo di 3,5 milioni di euro.