Tre mesi dopo il violento conflitto a fuoco avvenuto a Rutigliano la sera del 14 novembre del 2018, carabinieri e finanzieri hanno fatto luce sull’accaduto e arrestato cinque pericolosi pregiudicati di 22, 26, 27, 32 e 44 anni.

Quella sera, due individui a bordo di una moto di grossa cilindrata, dopo un acceso scambio verbale, facevano fuoco verso altri due individui che si trovavano nei pressi di un bar in via Daunia. Questi ultimi, anche loro armati, rispondevano immediatamente al fuoco. Al termine della sparatoria, i malviventi, tutti illesi, riuscivano quindi a darsi alla fuga.

In breve tempo, però, l’attività d’indagine organizzata dalle forze dell’ordine ha chiarito movente e circostanze alla base dell’azione criminale. Gli inquirenti, infatti, hanno appurato come il giorno precedente, il 13 novembre, tre dei pregiudicati arrestati avessero già ‘pestato’ violentemente un altro degli arrestati, mentre era in compagnia del padre, a causa di una grossa somma di denaro che lo stesso doveva a uno dei tre per una partita di droga. L’avvertimento, tuttavia, non aveva sortito l’effetto desiderato: da qui l’idea dell’agguato organizzato per uccidere il debitore, il quale, però, armato, rispondeva con la stessa moneta ai suoi aspiranti killer.

Gli arrestati sono stati tutti ristretti presso il carcere di Bari. Dovranno rispondere a vario titolo di tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco, tentata estorsioni e lesioni personali aggravate.