Il gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca ha assolto “perché il fatto non sussiste” tutti gli imputati, fra i quali l’ex sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia, accusati nell’inchiesta su una presunta tangente da centomila euro pagata da un imprenditore locale per aggiudicarsi la gara per la realizzazione di alloggi popolari.

Agli imputati, che nel febbraio 2015 furono anche arrestati, il pm Claudio Pinto contestava, a vario titolo, i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Oltre all’ex sindaco Povia, sono stati assolti anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura, i commercialisti Antonio Martielli e Nicola Bruno, la dipendente dell’ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti. Il giudice ha inoltre dichiarato il non luogo a procedere per gli altri due imputati che non avevano chiesto riti alternativi, il responsabile dell’ufficio urbanistica comunale Nicola Laruccia e l’architetto salernitano Nicola Manzo.